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Viaggi in Indonesia: cerimonie e spettacoli

Molte sono le religioni professate in Indonesia e sono festività nazionali le maggiori ricorrenze cristiane, musulmane, buddiste e indù.
In date fisse cadono: il Capodanno (1gennaio), Kartini day (21 aprile), l'Ascensione di Cristo (24 maggio), la Giornata dell'Indipendenza (17 agosto) e il Natale (25 dicembre). 
In date variabili le seguenti feste: Ascensione del profeta Maometto, Fine del Ramadan, Festa del sacrificio di Abramo, Capodanno islamico, Anniversario della nascita del profeta Maometto (feste musulmane); Venerdì Santo (festa cristiana), Nyepi o Capodanno balinese (festa induista), giorno di Waisak o Commemorazione della nascita, illuminazione e morte di Buddha (festa buddhista).

Molteplici sono le feste, cerimonie e spettacoli che si svolgono in ogni regione indonesiana e tra le più importanti ricordiamo:

Febbraio: Labuhan (Parang Kusumo, Puncak Gunung derapi, Yogyakarta, offerte rituali sfilate con costumi sontuosi); Sesami Mahesa Lawung (Surakarta, Giava, offerte e sacrifici di bufali)
Aprile: Sea Festival (Pelabuhanratu, Giava, sacrifici di bufali, danze tradizionali, concerti di gamelan e canti)
Maggio: Festival del Borobudur (Yogyakarta, Giava, dieci giorni di festeggiamenti con teatro delle ombre, esibizioni di danzatori e musicisti, artigianato locale); Horas Festival (Sumatra) con gare di cavalli e di barche sul lago Toba
Giugno: Festival del Lago Toba (Prapat, Sumatra), Ya'howu festival (Nias, occasione unica per vedere gli antichi costumi di battaglia dei niassesi)
Luglio: Festival di Bunaken (Sulawesi, con rappresentazioni teatrali), Mejuah-Juah Festival (a Karo, Sumatra, ed a Aceh nel Sulawesi, cerimonie religiose, danze tipiche e musiche; combattimento dei bufali (Bukittinggi, Sumatra)
Agosto: Kerapan sapi (Mandra, Giava, corse di buoi e tori; Gare con canoe (Pacu Jalur, Taluk Kuantan e Indragiri Hulu, Riau), Funerali Toraja (Sulawesi)
Settembre: Festival Kraton (Yogyakarta e Solo, Giava, con gruppi artistici e folkloristici); Festival di Erau, Tenggarong, Kalimantan, con danze e giochi tradizionali)
Ottobre: Selamatan Suran (Balekambang, Giava, danze e musiche)
Dicembre: Rondang Bintang Festival (Pematang Purba, Sumatra, danze e bellissimi costumi tradizionali)
Kesodo (Monte Bromo, Giava, antica cerimonia propiziatoria con offerte votive).

Festa mussulmana
Festa della pesca

Si accendo lumini per le divinita'

Buona Pasqua

In questo giorno di Pasqua proviamo a non guardare se l’erba del vicino è più verde, bensì curiamo con amore il nostro giardino.




In questo giorno di Pasqua proviamo a ringraziare il Signore d’avere il pane sulla tavola, pensando non sia poi così scontato.

In questo giorno di Pasqua preghiamo per le persone a noi care, ma anche per i nostri nemici, perche’ trovino la strada della luce.

In questo giorno di Pasqua scrolliamoci di dosso la fatica con un sorriso.

E infine, in questo giorno di Pasqua, non diciamo troppe parole ma, abbracciamo forte chi abbiamo vicino e chi incontriamo per strada, ogni abbraccio che faremo, con il cuore, sara’ l’abbraccio di Dio, che risorto, viene ed entra nella nostra vita.

Senza Parole

STORIE DI ORDINARIA POVERTA'



Ieri nel girare a prendere gli studenti sono venuto a conoscenza di un dramma famigliare che mi ha lasciato impotente e mi ha creato un sacco di domande.

Una mamma (Giulia) e' dovuta andare in ospedale ha 5 figli e un marito invalido da sette anni per pagarsi le cure l'ospedale, gli ha tolto la casa e il terreno, per riscattarla 35.000.000 rupia impossibile per i miei poveri.

Mi domando, ma dov'e' il cuore delle persone? Perche' ai poveri si vuole sempre togliere tutto anche lo stretto necessario?
Perche' questo strozzinaggio legalizzato?

Il giorno di Pasqua festeggiate insieme e ricordate a tutti di non sprecare quello che si ha nel piatto, di ricordarsi di chi...un piatto con della pietanza non puo' permetterselo.


Viaggi in Indonesia: Chiesa e Moschea

Mai aver paura dell'altro....mai aver paura di collaborare con le altre religioni, con gli altri tuoi fratelli.
Don Primo Mazzolari diceva cosi':


Si cerca per la Chiesa un uomo

senza paura del domani, senza paura dell'oggi, senza complessi del passato.
Si cerca per la Chiesa un uomo
 che non abbia paura di cambiare che non cambi per cambiare che non parli per parlare.
Si cerca per la Chiesa un uomo
 capace di vivere insieme agli altri di lavorare insieme di piangere insieme di ridere insieme di amare insieme di sognare insieme.
Si cerca per la Chiesa un uomo
capace di perdere senza sentirsi distrutto di mettere in dubbio senza perdere la fede di portare la pace dove c'è inquietudine e inquietudine dove c'è pace.
Si cerca per la Chiesa un uomo
che sappia usare le mani per benedire e indicare la strada da seguire.
Si cerca per la Chiesa un uomo
 senza molti mezzi, ma con molto da fare, un uomo che nelle crisi non cerchi altro lavoro, ma come meglio lavorare.
 Si cerca per la Chiesa un uomo
 che trovi la sua libertà nel vivere e nel servire e non nel fare quello che vuole.
 Si cerca per la Chiesa un uomo
che abbia nostalgia di Dio, che abbia nostalgia della Chiesa, nostalgia della gente, nostalgia della povertà di Gesù, nostalgia dell'obbedienza di Gesù.
Si cerca per la Chiesa un uomo
 che non confonda la preghiera con le parole dette d'abitudine, la spiritualità col sentimentalismo, la chiamata con l'interesse, il servizio con la sistemazione.
 Si cerca per la Chiesa un uomo
 capacedi morire per lei, ma ancora più capace di vivere per la Chiesa; un uomo capace di diventare ministro di Cristo, profeta di Dio, un uomo che parli con la sua vita.
Si cerca per la Chiesa un uomo.


Un uomo si recò da un monaco di clausura.
Gli chiese: "Che cosa impari mai dalla tua vita di silenzio?".
Il monaco stava attingendo acqua da un pozzo e disse al suo visitatore: "Guarda giù nel pozzo! Che cosa vedi?".
L'uomo guardò nel pozzo. "Non vedo niente".
Dopo un po' di tempo, in cui rimase perfettamente immobile, il monaco disse al visitatore: "Guarda ora! Che cosa vedi nel pozzo?".
L'uomo ubbidì e rispose: "Ora vedo me stesso: mi specchio nell'acqua".
Il monaco disse: "Vedi, quando io immergo il secchio, l'acqua è agitata. Ora invece l'acqua è tranquilla. E questa l'esperienza del silenzio: l'uomo vede se stesso con maggior chiarezza!".


L'Indonesia e' anche il luogo ideale dove le religioni collaborano, dove la gente rispetta, aiuta, condivide...l'esperienza religiosa e' prima di tutto l'esperienza personale di ciascuno di noi con Dio e quel Dio ci trasforma la vita, ci spoglia di tutte le superficialita' e ci fa ritrovare noi stessi e nel silenzio meditativo ci fa cambiare il cuore e ci fa aprire al mondo intero come uomini liberi, veri, sinceri.
Non conta quale religione professi... conta il nostro cuore, il nostro spirito, il nostro essere uomini, il nostro mettersi in relazione con tutti... perche' il nostro Dio vuole che cambiamo veramente.




Viaggi in Indonesia: Festivita'


FESTIVITA'
Molte sono le religioni professate nel Paese, in Indonesia sono festività nazionali le maggiori ricorrenze cristiane, musulmane, buddiste e indù. In date fisse cadono il Capodanno (1gennaio), Kartini day (21 aprile), l'Ascensione di Cristo (24 maggio), la Giornata dell'Indipendenza (17 agosto) e il Natale (25 dicembre). Cadono in date variabili di anno in anno le seguenti feste: Ascensione del profeta Maometto, Fine del Ramadan, Festa del sacrificio di Abramo, Capodanno islamico, Anniversario della nascita del profeta Maometto (feste musulmane); Venerdì Santo (festa cristiana), Nyepi o Capodanno balinese (festa induista), giorno di Waisak o Commemorazione della nascita, illuminazione e morte di Buddha (festa buddhista).

Molteplici sono le feste, cerimonie e spettacoli che si svolgono in ogni regione indonesiana. Tra le più importanti ricordiamo:

Febbraio: Labuhan (Parang Kusumo, Puncak Gunung derapi, Yogyakarta, offerte rituali sfilate con costumi sontuosi); Sesami Mahesa Lawung (Surakarta, Giava, offerte e sacrifici di bufali)
Aprile: Sea Festival (Pelabuhanratu, Giava, sacrifici di bufali, danze tradizionali, concerti di gamelan e canti)
Maggio: Festival del Borobudur (Yogyakarta, Giava, dieci giorni di festeggiamenti con teatro delle ombre, esibizioni di danzatori e musicisti, artigianato locale); Horas Festival (Sumatra) con gare di cavalli e di barche sul lago Toba
Giugno: Festival del Lago Toba (Prapat, Sumatra), Ya'howu festival (Nias, occasione unica per vedere gli antichi costumi di battaglia dei niassesi)
Luglio: Festival di Bunaken (Sulawesi, con rappresentazioni teatrali), Mejuah-Juah Festival (a Karo, Sumatra, ed a Aceh nel Sulawesi, cerimonie religiose, danze tipiche e musiche; combattimento dei bufali (Bukittinggi, Sumatra)
Agosto: Kerapan sapi (Mandra, Giava, corse di buoi e tori; Gare con canoe (Pacu Jalur, Taluk Kuantan e Indragiri Hulu, Riau), Funerali Toraja (Sulawesi)
Settembre: Festival Kraton (Yogyakarta e Solo, Giava, con gruppi artistici e folkloristici); Festival di Erau, Tenggarong, Kalimantan, con danze e giochi tradizionali)
Ottobre: Selamatan Suran (Balekambang, Giava, danze e musiche)
Dicembre: Rondang Bintang Festival (Pematang Purba, Sumatra, danze e bellissimi costumi tradizionali)
Kesodo (Monte Bromo, Giava, antica cerimonia propiziatoria con offerte votive).





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