Mai aver paura dell'altro....mai aver paura di collaborare con le altre religioni, con gli altri tuoi fratelli.
Don Primo Mazzolari diceva cosi':
Si cerca per la Chiesa un uomo
senza paura del domani,
senza paura dell'oggi, senza complessi del passato.
Si cerca per la Chiesa un
uomo
che non abbia paura di cambiare che non cambi
per cambiare che non parli per parlare.
Si cerca per la Chiesa un
uomo
capace di vivere insieme agli altri di
lavorare insieme di piangere insieme di ridere insieme di amare insieme di
sognare insieme.
Si cerca per la Chiesa un
uomo
capace di perdere senza
sentirsi distrutto di mettere in dubbio senza perdere la fede di portare la
pace dove c'è inquietudine e inquietudine dove c'è pace.
Si cerca per la Chiesa un
uomo
che sappia usare le mani per
benedire e indicare la strada da seguire.
Si cerca per la Chiesa un
uomo
senza molti mezzi, ma con molto da fare, un
uomo che nelle crisi non cerchi altro lavoro, ma come meglio lavorare.
Si cerca per la Chiesa un uomo
che trovi la sua libertà nel vivere e nel
servire e non nel fare quello che vuole.
Si cerca per la Chiesa un
uomo
che
abbia nostalgia di Dio, che abbia nostalgia della Chiesa, nostalgia della
gente, nostalgia della povertà di Gesù, nostalgia dell'obbedienza di Gesù.
Si cerca per la Chiesa un
uomo
che non confonda la preghiera con le parole
dette d'abitudine, la spiritualità col sentimentalismo, la chiamata con
l'interesse, il servizio con la sistemazione.
Si cerca per la Chiesa un
uomo
capacedi morire per lei, ma ancora più capace
di vivere per la Chiesa; un uomo capace di diventare ministro di Cristo,
profeta di Dio, un uomo che parli con la sua vita.
Si cerca per la Chiesa un uomo.
Un uomo si recò da un monaco di clausura.
Gli chiese: "Che cosa impari mai dalla tua vita di silenzio?".
Il monaco stava attingendo acqua da un pozzo e disse al suo visitatore: "Guarda giù nel pozzo! Che cosa vedi?".
L'uomo guardò nel pozzo. "Non vedo niente".
Dopo un po' di tempo, in cui rimase perfettamente immobile, il monaco disse al visitatore: "Guarda ora! Che cosa vedi nel pozzo?".
L'uomo ubbidì e rispose: "Ora vedo me stesso: mi specchio nell'acqua".
Il monaco disse: "Vedi, quando io immergo il secchio, l'acqua è agitata. Ora invece l'acqua è tranquilla. E questa l'esperienza del silenzio: l'uomo vede se stesso con maggior chiarezza!".
L'Indonesia e' anche il luogo ideale dove le religioni collaborano, dove la gente rispetta, aiuta, condivide...l'esperienza religiosa e' prima di tutto l'esperienza personale di ciascuno di noi con Dio e quel Dio ci trasforma la vita, ci spoglia di tutte le superficialita' e ci fa ritrovare noi stessi e nel silenzio meditativo ci fa cambiare il cuore e ci fa aprire al mondo intero come uomini liberi, veri, sinceri.
Non conta quale religione professi... conta il nostro cuore, il nostro spirito, il nostro essere uomini, il nostro mettersi in relazione con tutti... perche' il nostro Dio vuole che cambiamo veramente.
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